COMUNE DI BIELLA |
Provincia: Biella
Altitudine: mt. _____
Superficie: Kmq. 46,67
Abitanti Provincia: ____
Abitanti Comune: 46.500
Comuni: ____
C.A.P.: 13900 - Prefisso tel: 015
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INFO GENERALI |
L'odierno nome di Biella deriva da "Bugella". Esso appare la prima volta nell'atto di donazione fatta dagli Imperatori Ludovico il Pio e Lotario, il 10 luglio 826, al Conte Bosone. "Bugella" non è di origine latina , ma la forma latinizzata di un nome preesistente. Da notare che la lettera "g" doveva avere pronuncia velare, trovandosi nei documenti anche la forma "Bujella" . Il Mullatera ricorda, all'inizio delle sue "Memorie", l'opinione di alcuni che lo fanno derivare da "Bruticella", per la dimora che vi avrebbe fatto il cospiratore contro Cesare, Decimo Bruto; nelle "Giunte del Ms. Torinese I", polemizza con Mons. Della Chiesa, secondo cui il nome di Biella deriverebbe dalla pianta "betulla", volgarmente detta "biolla".
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STORIA |
Incerta, ma antichissima è l'origine di Biella. Ritrovamenti archeologici effettuati alla Burcina nel maggio 1959 portarono alla scoperta dei resti di un castelliere gallico risalente alla IIa età del ferro.
Al tempo della potenza e dell'espansione Romana, Biella era già un fiorente centro abitato. Intorno al IV-V secolo si formarono in Biella i primi nuclei cristiani. I ricordi delle invasioni barbariche sono andati in gran parte distrutti e per conoscere le condizioni di Biella in tale travagliato tempo bisogna giungere fino alla caduta del dominio Longobardo. E' di questo tempo il più bel monumento dell'antichità e del prestigio di Biella: si tratta del suo Battistero.
Il documento scritto più antico nel quale viene menzionata Biella è un diploma dell'826 degli Imperatori del Sacro Romano Impero, Ludovico il Pio e Lotario. Si tratta della donazione della "Corte di Biella", nel pago dei Vittimuli, fatta dai predetti Imperatori al loro messo il Conte Bosone. Carlo il Grosso, con suo diploma dell'882 dona Biella alla Chiesa di Vercelli.
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PARCO BURCINA |
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FOTO PANORAMICA |
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PARCO BURCINA |
Un grande bosco ed un giardino ben caratterizzato: questi sono i due aspetti, solo apparentemente antitetici del Parco Burcina.
Il bosco fa da contorno e da sfondo al Parco, insieme raggiungono un equilibrio di rara bellezza.
Il giardino è informale, paesistico, le piante sono disposte con apparente casualità, ad imitazione di ciò che avviene in natura: boschetti alternati a prati e radure, grandi alberi isolati; la vista a volte è chiusa da barriere verdi a volte può spaziare sia verso la pianura sia verso le montagne retrostanti. Una strada tortuosa si inerpica sino alla sommità del colle offrendo ad ogni svolta sempre nuove emozioni e sorprese.
Come nei giardini paesistici anche nel Parco Burcina sono state introdotte molte specie esotiche perfettamente inserite nel disegno generale del parco; nel bosco invece si ritrovano le latifoglie tipiche dei nostri ambienti: faggi, castagni, aceri, frassini, querce, ciliegi, betulle. |
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IL CARNEVALE |
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